Il sentimento della rabbia è un costrutto complesso che a volte svolge una funzione difensiva.
Ho avuto modo di trattare il Signor B. il quale reagiva sistematicamente con aggressività ad ogni mio tentativo (gentile) di approfondire l’esplorazione del suo mondo emotivo.
il suo “modo rabbioso” di evitare l’introspezione gli consentiva(probabilmente) di sfuggire dal contatto con il dolore profondo dovuto alla perdita. Un tema difficilmente elaborabile (almeno per me con questo paziente) con i metodi analitici e terapeutici tradizionali.Ho quindi cercato la “via maestra verso l’inconscio” tramite la terapia Ipnotica, ben consapevole che andava condotta in modo “soft” per aggirare le difese dentro cui il mio paziente aveva gelosamente incardinato il suo “dolore di vivere”. Dopo varie sedute di ipnosi questo paziente ha iniziato a rilassarsi profondamente. il primo segnale positivo il miglioramento della qualità del sonno, maggiore energia mattutina, pensieri depressivi molto meno frequenti. Dopo altre sedute di ipnosi(nelle quali suggerivo al paziente che il suo corpo poteva imparare a diventare “morbido, flessibile e permeabile” si concesse di piangere e smise di trattenere un poco del suo dolore.
l’IPNOSI quindi puo’ risultare molto efficace nella funzione di LENIRE il dolore sottostante la difesa e quindi SMORZARE la paura di soffrire. la modalità di trattamento di questo stato di cose, almeno nel mio modo di procedere, si svolge sempre in modo INDIRETTO. Nel tempo si sono costruite le circostanze per elaborare la sofferenza e liberare la persona dalla morsa difensiva.